Chiudere un’apertura col cartongesso

Chiudere un’apertura col cartongesso
Lavori in casa

Chiudere senza troppa fatica un’apertura nel muro che non serve più è semplice con il cartongesso

Con il cartongesso si fa meno fatica e si sporca meno rispetto alla muratura, più volte è stato ribadito in queste pagine; questo naturalmente quando è necessario “tirar su una tramezza”, ma in questo caso l’operazione proprio pulita non è, in quanto bisogna scrostare una modesta porzione di intonaco tutto intorno alla luce della vecchia porta, con conseguente produzione di calcinacci, per poter raccordare le lastre con la muratura esistente.


Terminato questo polveroso preliminare, il resto del lavoro si svolge con meno brutalità e prevede la costruzione di un telaio di supporto per le lastre.
Si fissano tre listelli, uno orizzontale e due verticali, dello spessore di 25 mm e larghi 60 mm meno dello spessore della parete, centrandoli sullo spessore della muratura; su ognuno di essi se ne avvitano due in modo che rientrino di 20 mm per parte rispetto al filo dell’intonaco.
Si divide l’altezza in quattro con coppie di listelli, da avvitare ai montanti con viti alla traditora; lo spazio tra i listelli si tampona con pannelli rigidi di lana minerale, per avere un buon isolamento termico ed acustico.
Lo stesso materiale, tagliato a strisce larghe circa 30 mm, viene utilizzato per riempire lo spazio tra il listello fissato alla muratura e quelli avvitati ad esso, evitando di sporgere dal telaio.
Il primo strato di cartongesso da 10 mm che si avvita al telaio, dovrebbe rimanere incassato di altrettanto rispetto all’intonaco, in modo che la seconda lastra rimanga a filo di quest’ultimo; tra le due lastre si inserisce, fissandola alla prima lastra ed alla muratura, una rete metallica del tipo di quelle da pollaio, per favorire l’aggrappaggio della stuccatura finale.
Per stuccare giunzioni si ricorre a un prodotto specifico, che va mescolato con acqua in proporzioni precise per ottenere una pasta cremosa.
Il vantaggio-svantaggio di questo prodotto è che asciuga rapidamente, quindi se da un lato garantisce un buon aggrappaggio iniziale, dall’altro occorre essere veloci nell’applicazione e preparare solo la quantità di materiale che si è in grado di lavorare, facendo all’occorrenza più di un impasto.
La stuccatura delle zone di collegamento tra le lastre è meno difficoltosa, grazie anche all’uso di retine adesive che aiutano a livellare la superficie.

  1. Si eliminano i coprifilo e si cerca di capire in che modo il telaio è fissato alla muratura; il fissaggio a viti e tasselli non crea problemi, quello a zanche comporta il taglio di queste a filo del legno.
  2. Il telaio di sostegno rientra di 25 mm rispetto ai lati per accogliere uno strato di materiale isolante, di 20 mm rispetto all’intonaco per essere colmato inserendo due pannelli di cartongesso spessi 10 mm.
  3. Fra i listelli orizzontali che collegano e rinforzano il telaio si inseriscono i materassini di lana di roccia, fra i quali rimane un’intercapedine che aumenta la coibenza.
  4. Un primo pannello di cartongesso si fissa in modo che rimanga incassato di circa 10 mm e fa da supporto ad una rete metallica, ancorata ad esso ed alla muratura, che servirà come aggrappo per la stuccatura finale.
    Si completa con altro cartongesso con i lati smussati.