Macchine a controllo numerico | Incredibili realizzazioni di legno

Macchine a controllo numerico | Incredibili realizzazioni di legno
Legno

La macchina a controllo numerico non è protagonista solo nelle gigantesche linee produttive dei mobilifici; una pratica controcorrente la rende artefice di un magnifico ritorno alle origini e alla tradizione artigiana, dove da un’idea e dalla competenza di maestri falegnami si ricavano bellissimi oggetti dal pieno di un blocco di legno massello, proprio come una scultura

Da una parte la precisione meccanica e assoluta del computer, dall’altra il legno massello, le cui fibrature rendono ogni pezzo unico e irripetibile, pronto a modificarsi e reagire all’ambiente, anche dopo decenni dal taglio della pianta: un cortocircuito fra mondi agli antipodi. Molti stabilimenti hanno inserito nella lavorazione artigianale dei propri mobili in legno massello l’uso delle macchine a controllo numerico, realizzando oggetti dalle forme più ardite. Qui siamo oltre il concetto di industria che usa i processori per le linee produttive in cui entrano da un lato fogli di truciolare ed escono dall’altro librerie imballate.

Queste particolari macchine a controllo numerico sono ad esempio capaci di trasformare blocchi di legno massello in oggetti simili a sculture grazie a delle frese condotte da un braccio meccanico, sulla base di un disegno fatto al computer.

Quale il vantaggio rispetto a ciò che può fare un artigiano scultore del legno? Nulla, in questo caso, si può e si vuole togliere alla nobiltà del gesto manuale; semmai, bisogna considerare questo strano connubio fra computer e legno come un modo per aggiungere qualcosa alla sapienza artigiana. Per esempio la possibilità di ripetere infinite volte un oggetto, sempre perfettamente identico nelle misure e nelle forme, sebbene ognuno appaia diverso dall’altro, per fibratura o anche per scelta del legno.

Di questi macchinari per la lavorazione del legno si stanno avvalendo designer di tutto il mondo, i cui guizzi creativi, espressi al tratto su semplici fogli di carta, vengono sviluppati al computer come disegni tridimensionali che la macchina a controllo numerico sa interpretare. La scelta del legno è un ulteriore passaggio in cui la competenza artigiana si fonde con la creatività.

CAD E CAM

La matita dei designer è sempre in movimento per concretizzare ciò che ribolle nella loro fervida mente. Poche linee, tracciate talvolta d’impulso su un pezzetto di carta, hanno spesso dato origine ai più riusciti modelli di auto, sedie, tavoli e altri oggetti di uso comune, rivelatisi nel tempo, autentici capolavori da museo. Oggi la tecnologia di cui si dispone permette di trasferire i disegni dalla carta al computer, realizzandoli con programmi CAD (Computer Aided Design) con esatta rispondenza con l’intenzione del designer; stessa cosa accade nei casi in cui sia già stato fatto un modello in scala, perché il computer, mediante sofisticati scanner 3D, sa rilevare ogni più piccolo particolare, traducendo ogni profilo in funzione numerica. Il passo successivo è il cosiddetto CAM (Computer-Aided Manufacturing), ovvero un’ulteriore “traduzione” dei dati digitali, in modo che possano essere interpretati dalle macchine a controllo numerico. Questa è un’altra importante fase in cui l’uomo fa la differenza: sapendo esattamente quali sono le possibilità e i limiti delle macchine, deve determinare le dimensioni del pezzo da lavorare, se dividerlo in più parti da fare separatamente, come la macchina deve approcciare il lavoro, quali utensili è meglio utilizzare e in quale sequenza. Nel caso si renda necessaria la produzione in più parti, diventa fondamentale determinare in quali punti si debbano trovare le giunzioni e di quale tipo debbano essere per risultare meno evidenti. La capacità di scegliere il corretto tipo di fresa da usare nelle varie fasi e le sue dimensioni è conseguenza di competenze artigiane, tipiche di chi conosce le essenze e come sia meglio lavorarle per ottenere il risultato voluto.

Il progetto di realizzare il modello in scala 1:1 della Cambiano, la concept-car disegnata dal centro design Pininfarina, eletta “concept car più bella del Salone di Ginevra 2012”, rientra nelle lavorazioni con le macchine a controllo numerico.