Condizionatori | Split, canalizzabili o portatili

Condizionatori | Split, canalizzabili o portatili
Casa

Condizionare gli ambienti di casa per godersi la bella stagione

All’impianto di climatizzazione è affidato il compito di rendere piacevole la temperatura all’interno degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo: questo non significa un semplice controllo dei gradi di caldo, ma anche la regolazione dell’umidità atmosferica. Infatti la temperatura avvertita, denominata “’indice di calore”, aumenta con l’umidità relativa (il fenomeno dell’afa) anche se il termometro non si alza.
Il condizionatore non è altro che un grosso frigorifero composto da un compressore rotativo attraverso cui passa un fluido, attualmente il freon, che ha la curiosa caratteristica di essere gassoso a pressione ambiente e di liquefarsi se viene compresso.
All’uscita del compressore il fluido, molto caldo, attraversa un radiatore alettato nel quale si raffredda a temperatura ambiente e contemporaneamente liquefa. Nei sistemi “Split” tutti questi elementi sono installati all’esterno dell’abitazione. Il liquido viene lasciato espandere ed evaporare, attraverso una valvola di controllo, in un secondo scambiatore alettato, posto nel locale da condizionare, che viene di conseguenza raffreddato. Il gas viene poi aspirato di nuovo dal compressore per ricominciare il ciclo.
Le alette fredde dello scambiatore si comportano come le finestre della cucina durate l’inverno asportando sotto forma di gocce d’acqua l’umidità dall’aria.
La sensazione di raffrescamento viene così raggiunta attraverso tre fenomeni diversi: abbassamento della temperatura, riduzione dell’umidità relativa e l’azione di una corrente d’aria in movimento.
Lo stesso impianto, se fatto funzionare al contrario, si trasforma in una “pompa di calore”, cioè assorbe calore da un ambiente esterno per rilasciarlo all’interno, senza deumidificare, attraverso gli elementi alettati del condizionatore.

Come si calcola la potenza

La potenza degli impianti di condizionamento viene calcolata con tre diverse unità di misura che possono dare adito a una certa confusione: ufficialmente si dovrebbero utilizzare i watt, unità riconosciuta ed unificata in tutto il mondo, ma spesso si parla di BTU/h (British Thermal Unit) che equivalgono a 0,293 W o di frigorie/h, pari
a 1,16 W. Per calcolare la potenza frigorifera necessaria si utilizza una semplice formula empirica: il volume di un ambiente in metri cubi moltiplicato per una costante che in genere è pari a 25, ma deve essere aumentata di qualche unità se la stanza è rivolta a sud o male isolata o ancora se sono presenti fonti di calore quali fornelli o un numero elevato di persone, che introducono una notevole quantità di calore nell’ambiente.

Climatizzazione canalizzabile

La climatizzazione di un intero appartamento richiede il montaggio di numerosi scambatori di calore che elevano in maniera cospicua il costo dell’impianto e a volte richiedono la presenza di più compressori. Lo stesso risultato può essere raggiunto con una sola unità refrigerante installata, ad esempio, nel controsoffitto del corridoio.
La distribuzione dell’aria condizionata avviene grazie ad un “plenum”, cioè un cassone dal quale partono vari canali flessibili che sboccano attraverso una griglia alettata in ciascuna stanza.
Questo tipo di distribuzione dell’aria richiede che ogni porta abbia in basso una grata che consenta all’aria di ritornare verso la bocchetta di aspirazione del condizionatore. Ovviamente la potenza della macchina deve essere commisurata con il volume dei locali da condizionare, e deve essere prevista la possibilità di escludere alcune stanze dal circuito quando, ad esempio durante la notte, non vengono utilizzate.
I condizionatori particolarmente potenti in termini di frigorie/ora lo sono anche, ovviamente, in termini di assobimento elettrico per cui, se si installano impianti potenti, è necessario adeguare il contratto di fornitura della corrente elettrica in concomitanza con il montaggio del nuovo apparecchio.

Condizionatori portatili

I condizionatori portatili consentono di raffrescare un ambiente pochi minuti dopo aver acquistato l’apparecchio, senza bisogno di installazioni a parete o opere murarie e soprattutto possono essere spostati con la massima facilità nel locale dove sono più necssari. Il principio di funzionamento non differisce dalle installazioni fisse: sono sempre presenti il compressore e gli scambiatori, ma spesso il ventilatore di raffreddamento è situato all’interno del mobile.
L’espulsione dell’aria calda avviene attraverso un condotto che deve attraversare in qualche modo la parete o la finestra; a questo scopo le case forniscono kit per la sostituzione di vetri e pannelli con un diaframma munito di canale rigido a cui collegare la tubazione flessibile . Esistono anche portatili in versione “split” cioè con l’unità di smaltimento del calore separata in una piccola valigetta da sistemare all’esterno della casa.

La condensa

Anche l’acqua di condensazione ha bisogno di essere eliminata regolarmente altrimenti un sensore arresta il funzionamento del condizionatore per evitare di far traboccare il serbatoio; in alcuni modelli l’eliminazione della condensa è affidata ad un tubo flessibile. Alcuni modelli hanno la possibilità di funzionare come pompe di calore fornendo una cospicua quantità di calore durante le stagioni intermedie ad un costo che è il 30-40 % in meno del semplice riscaldamento a resistenza.
Il consumo di energia elettrica si aggira intorno ai 1000 W per cui non è necessario alcun adeguamento del contratto Enel.